Henderson, Joe
(Joseph), sassofonista jazz statunitense (Lima, Ohio, 1937-San Francisco 2001). Dopo aver studiato al Kentucky State College e alla Wayne State University, Henderson comincia a esibirsi in varie formazioni di Detroit. Nel 1963 si stabilisce a New York e viene notato dal trombettista Kenny Dorham, che lo chiama al suo fianco e lo aiutò a ottenere un contratto per la Blue Note. In poco tempo l'artista di Lima si face apprezzare per le sue doti tecniche, per la ricercatezza del fraseggio e per sonorità che, sebbene risentano della determinante influenza di Sonny Rollins e John Coltrane, aggiungono ancora una ventata di novità al già effervescente universo del jazz di quegli anni. Ma nonostante sia fin dagli inizi assai apprezzato, Henderson si impone all'attenzione di un più vasto pubblico solo all'inizio degli anni Novanta, quando firma un contratto con l'etichetta Verve. Per questa storica casa discografica ha inciso alcuni dei più acclamati dischi jazz degli ultimi anni del Novecento, che hanno fatto conoscere lo stile elegante e vellutato di Henderson ben oltre i confini degli appassionati di jazz. In particolare si ricordano gli splendidi omaggi a Billy Strayhorn (Lush Life: The Music of Billy Strayhorn, 1991), Miles Davis (So Near, So Far-Musings for Miles, 1992) e Antonio Carlos Jobim (Double Rainbow: The Music of Antonio Carlos Jobim, 1994). Fra le altre incisioni merita una particolare citazione l'interpretazione dell'opera di G. Gershwin Porgy and Bess (1997), alla cui realizzazione Henderson ha chiamato come cantanti Sting e Chaka Khan.