Gursky, Andreas

Fotografo tedesco (Lipsia, 1955). Figlio di un fotografo commerciale, Gursky nasce a Lipsia e cresce a Düsseldorf. Tra il 1978 e il 1981 studia alla Folkwang Universität der Künste, un'università a indirizzo prevalentemente artistico di Essen in Renania, dove ha tra gli insegnanti il fotografo Otto Steinert. Tra il 1981 e il 1983 alla Kunstakademie di Düsseldorf è influenzato dai lavori di due suoi insegnanti, i fotografi Hilla e Bernd Becher, coppia nota per la serie di opere di edifici industriali in bianco e nero (i due annoverano tra i loro allievi anche Thomas Struth e Thomas Ruff). Gursky realizza le prime fotografie analizzando e approfondendo le possibili variabili di un soggetto: negozi o ritratti di commessi che vi lavorano. Diversamente dai Becher e dalla maggior parte dei fotografi dell’epoca, predilige l’utilizzo del colore che rimarrà caratteristico anche dei suoi lavori successivi. Altri fotografi che hanno influenzato i lavori di Gursky sono l’inglese John Davies e l’americano Joel Sternfeld. I primi successi ritraggono panorami e luoghi di relax, e hanno dimensioni medio-piccole, non oltre i 50x60 cm. Con gli anni e grazie alla tecnologia e alle nuove possibilità di stampa, gli scatti di Gursky aumentano di scala fino a giungere a dimensioni molto grandi, mentre la scelta dei soggetti varia a favore di una visione macroscopica del mondo che, privilegiando paesaggi solitari e melanconici, grandi spazi periferici urbani o interni di uffici e fabbriche, analizza la presenza umana tramite gli ambienti urbani vissuti e abitati durante lo scorrere della vita quotidiana. Inseguendo l’obiettivo di creare “un’enciclopedia della vita”, il mondo di Gursky fonde il moto perpetuo dell’esistenza con la stasi della riflessione metafisica. Tra i temi recentemente trattati dal fotografo anche la minaccia locale e globale di inquinamento e cambiamenti climatici. Le sue fotografie mostrano un'attenzione formale vicina ai pittori dell’Ottocento, a cui l'artista contrappone la spinta opposta a indagare il singolo dettaglio. Gursky detiene il primato della foto più costosa della storia: Rhein II, scattata nel 1999 (una veduta del Reno lunga 3,5 metri), è stata battuta all’asta da Christie’s nel 2001 e venduta per 4.338.500 dollari.

 

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