Grassi, Giovanni Battista
biologo italiano (Rovellasca, Como, 1854-Roma 1925). Iniziò la sua attività scientifica studiando il ciclo di sviluppo di molti Elminti, alcuni dei quali parassiti dell'uomo. Pubblicò poi alcuni lavori sui progenitori dei Miriapodi e degli Insetti e, nel 1893, la fondamentale memoria sulla costituzione e sullo sviluppo della società dei Termitidi. Studiò il problema della riproduzione delle anguille e nel 1896 dimostrò la metamorfosi del leptocefalo in ceca, ma è ricordato soprattutto per i fondamentali contributi che portò alla lotta contro la malaria identificando (1890), con R. Feletti, nel Plasmodium vivax l'agente trasmettitore della forma più comune di malaria, la terzana benigna, e individuando (1898) nella femmina di una zanzara il vettore del plasmodio. Quest'ultima osservazione era stata fatta poco prima da R. Ross, che, in vivace polemica con Grassi, ne rivendicò la priorità; spetta tuttavia a Grassi il merito di avere individuato nell'Anopheles il genere della zanzara responsabile. Grassi iniziò la profilassi antimalarica nell'Agro Romano indicando come proteggersi dalle zanzare e raccomandò l'uso del chinino per gli individui affetti. Fu anche propugnatore della lotta alle mosche. Nell'opera Studi di uno zoologo sulla malaria (1902) diede la completa descrizione degli stadi di sviluppo del plasmodio nella zanzara.