Gazzétta del Pòpolo
quotidiano politico pubblicato a Torino, dove fu fondato (con sopratitolo L'Italiano) il 16 giugno 1848 da G. B. Bottero, F. Govean, A. Borella e N. Rosa. Collocandosi tra il moderato Il Risorgimento di Cavour e il democratico La Concordia di L. Valerio, il giornale seguì per mezzo secolo un indirizzo nazional-liberale, appoggiando la politica cavouriana, rendendosi interprete di ogni istanza patriottica e manifestando un fiero atteggiamento anticlericale. In seguito fu avverso a Giolitti e favorevole all'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale. Nel secondo dopoguerra riapparve per qualche tempo con la testata di Gazzetta d'Italia (dal 24 luglio 1945), portavoce poi di opinioni liberali e successivamente di ambienti moderati e democristiani. Nel 1974, dopo un tentativo di liquidazione della testata, la gestione del quotidiano venne assunta direttamente da una cooperativa di giornalisti e tipografi. Dichiarata fallita dal Tribunale di Torino, la Gazzetta del Popolo ha sospeso (agosto 1981) le pubblicazioni, le ha riprese nel 1982 e interrotte definitivamente alla fine del 1983.