Góndi
antica famiglia fiorentina che trasse origine da un Orlando di Bilicozzo (consigliere del Comune nel 1197) e prese nome dal bisnipote di questi, Gondo di Ricovero, che nel 1251 concluse con altri cittadini il trattato di alleanza tra Firenze e la Repubblica di Genova. Di parte ghibellina e per questo frequentemente esiliata, nella seconda metà del sec. XIII si divise in due rami con i figli di Simone, Salvestro e Lionardo. Da Salvestro nacquero Carlo (1413-1452), priore nel 1451 e capitano di Arezzo, e Mariotto (1415-1477), podestà di Borgo San Lorenzo nel 1445 e priore di Firenze nel 1461. Tra i loro discendenti sono da segnalare: Bartolomeo (1492-1577), commissario generale della guerra di Siena, capitano di Arezzo, console del mare e senatore nel 1577; Lorenzo (1551-1621) e Giovanni Battista (1589-1664), gran cancelliere dell'ordine di S. Stefano, ambasciatore in Francia dal 1624 al 1636, senatore nel 1641 e consigliere di Ferdinando II. Da Lionardo nacquero: Giuliano il Vecchio (1421-1501), più volte membro della Signoria, ambasciatore presso il duca d'Urbino (1464) e poi costretto all'esilio presso re Ferdinando di Napoli; e Antonio (n. 1443), padre di Girolamo (1472-1557), Bernardo (1482-1539) e Guidobaldo detto Antonio (1486-1574) che, recatosi a Lione per commercio, fu chiamato alla corte di Caterina de' Medici e fatto barone di Perron. Con lui ebbe inizio il ramo francese della famiglia che annoverò fra gli altri: Alberto (1522-1602), divenuto per matrimonio barone di Retz (1565), nominato maresciallo di Francia nel 1573, quindi generale delle galere, governatore di Metz e della Provenza e infine generalissimo di tutte le armate di Francia; Pietro (1533-1616), vescovo di Langres (1565) e di Parigi (1570), cardinale (1587) e ambasciatore a Roma (1595); Enrico (1572-1622), vescovo di Parigi (1596) e cardinale (1618), morto sotto Baziers; Filippo Emanuele (Limoges 1581-Joigny 1662), generale delle galere del re dal 1598: questi a partire dal 1622 ebbe ai suoi ordini quale cappellano dei galeotti Vincenzo de' Paoli, il precettore dei suoi figli. Nel 1625 entrò nella congregazione degli oratoriani ma fu coinvolto negli intrighi orditi contro Luigi XIV dal figlio Giovan Francesco Paolo (1613-1679), cardinale meglio noto come il cardinale di Retz.