Filangièri, Gaetano
pensatore (Napoli 1752-Vico Equense 1788). Discendente da antica e nobile famiglia, lasciò (1769) la carriera militare e conseguì la laurea in legge. Dal 1777 fu gentiluomo di camera di Ferdinando IV e ufficiale di marina fino al 1783, quando si ritirò a Cava dei Tirreni per attendere alla sua opera fondamentale, la Scienza della legislazione edita nel 1780 ma già abbozzata dal 1775 ca. L'opera è animata dall'intento di formulare un quadro di leggi assolute atte a garantire la perfetta convivenza sociale, pur nel riconoscimento che il diverso stato delle nazioni esige un loro continuo riadattamento e specificazione. Particolarmente interessante è il IV libro dedicato alla legislazione scolastica e alla pedagogia. Motivo fondamentale è che il progresso del popolo è legato alla diffusione dell'istruzione, assunta come fondamento della virtù e felicità dei popoli. L'istruzione doveva però essere impartita in modo differenziato secondo le diverse classi sociali: a questo proposito, Filangieri giunse a proporre l'istituzione di una “cassa di educazione” per favorire gli studi di coloro che, pur appartenendo alle classi povere, dimostrassero ingegno. In politica economica propugnò l'abolizione dei privilegi feudali ed ecclesiastici per combattere il pauperismo. Indicò come fonti di ricchezza l'agricoltura, le arti e il commercio.
Gaetano Filangieri in un ritratto di F. Wenzel (Napoli, Museo S. Martino).
De Agostini Picture Library/A. Dagli Orti