Ferentillo

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comune in provincia di Terni (19 km), 260 m s.m., 69,61 km², 1833 ab. (ferentillesi), patrono: san Sebastiano (20 gennaio).

Centro della Valnerina, alla confluenza del fosso del Precetto con il fiume Nera. La sua origine risale al sec. VIII, quando su precedenti insediamenti sorse un abitato non lontano dall'abbazia di San Pietro in Valle. Nel sec. XIII Spoleto vi costruì due rocche dominanti la valle, realizzando un efficace sistema di difesa territoriale. Sostenne lunghe lotte con Montefranco e con Spoleto; fu sotto la signoria dei Cybo e degli Ancaiani.§ L'abitato è sormontato dalle due rocche e diviso dal fiume nelle due frazioni di Mattarella e Precetto, entrambe sviluppatesi a valle. Testimonianze non solo artistiche, ma anche di una passata floridezza economica, sono la chiesa di Santa Maria (sec. XIII), con un portale della fine del sec. XV e affreschi di scuola umbra, e la quattrocentesca chiesa di Santo Stefano, che conserva nella cripta alcune mummie. A poca distanza dall'abitato è l'abbazia di San Pietro in Valle, notevolissimo esempio di architettura altomedievale, eretta intorno al 720 su un eremo del sec. IV. § Pastorizia e produzione di olio costituiscono tuttora le principali risorse economiche del centro, che vede tuttavia una considerevole crescita del turismo.§ Il regista Mario Monicelli vi girò parte del film L’armata Brancaleone (1966).

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