Evangelium vitae
lettera enciclica di Giovanni Paolo II, promulgata nel marzo 1995, sul valore e l'inviolabilità della vita umana. Frutto di larga consultazione tra l'episcopato, l'Evangelium vitae esprime preoccupazione per la “cultura di morte” emergente non solo nelle guerre fratricide che insanguinano il mondo sul finire del II millennio, ma anche per gli attentati alla vita nascente (legittimazione dell'aborto) e a quella degli anziani e dei malati terminali (eutanasia). Di fronte a queste “sconfitte della cultura della vita”, che sembrano perdere il carattere di “delitto” per assumere quelli di “diritto”, il papa ribadisce il messaggio cristiano sulla vita, che è sacra e inviolabile, nel bambino non ancora nato così come nella vecchiaia e nella sofferenza, e invita i credenti al servizio della carità, nella testimonianza personale, nell'educazione familiare, nelle diverse forme di volontariato, nell'animazione sociale e nell'impegno politico.