Erewan
Indicecapitale dell'Armenia, 1000 m s.m., 1.107.800 ab. (stima 2008).
Jerevan . Veduta della città con il monte Ararat.
De Agostini Picture Library/W. Buss
Jerevan . L'Hotel ""Armenia"" in piazza della Repubblica.
De Agostini Picture Library/W. Buss
Jerevan . Una piazza nel centro della città .
De Agostini Picture Library/W. Buss
Situata sul fiume Araz (Hrazdan), presso il confine turco, fra gli alti rilievi culminanti a N nel monte Aragats e a S nel monte Ararat, Erewan sorge in un'area a elevata sismicità (si ricorda il disastroso terremoto del 1988). Il notevole sviluppo demografico (30.000 ab. nel 1914; 200.000 ab. nel 1939; 550.000 ab. nel 1960), che ha portato la città a superare il milione di abitanti già alla fine degli anni Settanta del sec. XX, ha determinato il formarsi di una struttura urbanistica moderna, con ampie strade alberate, influenzata dall'architettura locale soprattutto nell'uso dei materiali (pietre colorate). Due sono le piazze più importanti della città: piazza della Repubblica, circondata dai più notevoli edifici cittadini, e piazza del Teatro dell'Opera, attorniata da parchi, negozi e locali. Principale centro culturale del Paese, è sede dell'Università statale (1919) e di una prestigiosa Accademia delle Scienze. § Erewan è insediamento di antichissima origine (forse, addirittura VI millennio a. C.), e se ne hanno notizie storiche dal sec. VII d.C. Soggetta alle dominazioni romana, araba e mongola, fu conquistata dai Turchi nel 1582, dai Persiani nel 1604 e, infine, dai russi nel 1827. Divenne capitale della Repubblica armena nel 1920. § La sua lunga storia è raccontata negli oltre venti musei; tra di essi, il Museo statale di storia armena e la Galleria d'arte nazionale, che affiancano la Matenadaran, biblioteca che conserva antichi manoscritti, e il Museo del genocidio armeno. § Importante nodo stradale e ferroviario, Erewan è al contempo un polo industriale, con stabilimenti attivi nei settori metallurgico (alluminio), meccanico, elettrotecnico, chimico, alimentare, tessile, calzaturiero e dei materiali da costruzione. Inoltre, sono presenti in città grandi impianti idroelettrici. L'aeroporto internazionale Zvartnots, fondato nel 1961, deve il nome al vicino sito di Zvartnots, dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2000.