Edelman, Gerald Maurice
biologo statunitense (New York 1929). Docente (1960) di biochimica all'Istituto Rockefeller, nel 1972 è stato insignito del premio Nobel per la medicina e la fisiologia per le sue ricerche sulle caratteristiche strutturali degli anticorpi, che hanno consentito l'interpretazione della base chimica delle reazioni immunologiche negli organismi superiori con prospettive importanti anche per la chirurgia dei trapianti.Successivamente si è dedicato allo studio delle caratteristiche della mente, facendosi propugnatore di un monismo radicale, per cui quella che si definisce mente è il risultato della selezione, in senso darwiniano, di gruppi neuronali. Questi sono alla base della possibilità di stabilire categorizzazioni percettive, che portano al riconoscimento di pattern, così rinforzandosi. Tali circuiti sono progressivamente organizzati a formare categorizzazioni concettuali, sulle quali si instaurano la semantica, la sintassi e la fonologia, per ognuna delle quali sono individuate delle zone anatomiche, e quindi particolari raggruppamenti, pertinenti al loro controllo. Le teorie di Edelman sono state sperimentate con modelli computazionali della costruzione delle cosiddette mappature rientranti, corrispondenti alla formazione di gruppi sotto la pressione selettiva del processo di apprendimento. Questi modelli hanno mostrato la formazione di gruppi che rispondono unitariamente al presentarsi di istanze di categorie, ma anche la possibilità di associazioni multiple di concetti (per esempio, discriminando fra oggetti rotondi rossi e verdi, o fra oggetti rossi quadrati o rotondi). Nel 2004 ha pubblicato Più grande del cielo.