Drieu la Rochelle, Pierre
scrittore francese (Parigi 1893-1945). Artistica e ideologica insieme, la storia di Drieu la Rochelle, come per molti altri contemporanei, inizia con la guerra e un libro di poesie sulla guerra, in versi liberi di respiro claudeliano, Interrogation (1917; Interrogazione). Già nella saggistica del periodo successivo, Le jeune Européen (1927; La gioventù europea), Genève ou Moscou (1928; Ginevra o Mosca), e nei racconti della Comédie de Charleroi (1934; La commedia di Charleroi), sulla base di un socialismo autoritario come teorizzato in Socialisme fasciste (1934; Socialismo fascista), aveva fatto una precisa scelta politica che lo portò a schierarsi con l'occupante nazista durante la seconda guerra mondiale e a fare della Nouvelle Revue Française la tribuna di quelle idee. Alla Liberazione pose fine ai suoi giorni, sia per sfuggire alla sicura condanna sia per restare coerente col suo personaggio di individualista aristocratico. Nella sua produzione narrativa emerge spesso la figura dell'uomo in conflitto con la realtà che lo circonda, metafora della caduta del mondo in un'epoca di decadenza: i personaggi delle sue opere, incapaci di accettare qualsiasi mediazione, sono protagonisti di atti estremi, tra cui ad esempio il suicidio, per restituire una dimensione estetica alla vita. Tra le sue migliori opere di narrativa sono da menzionare L'homme couvert de femmes (1925; trad. it. L'uomo pieno di donne), Blèche (1929; Cattivo), Le feu follet (1931; Fuoco fatuo, dal quale Louis Malle trasse, nel 1963, un film), Drôle de voyage (1933; Che strano viaggio), Rêveuse bourgeoisie (1937; Borghesia sognatrice), Gilles (1939), L'homme à cheval (1943; L'uomo a cavallo) e Les chiens de paille (1944; I cani di paglia). Postumi furono pubblicati Recit secret (1958; Racconto segreto) e Memoires de Dirk Raspe (1966; Le memorie di Dirk Raspe).