Doctorow, Edgar Lawrence
scrittore statunitense (New York 1931- New York 2015). Lo stile di Doctorow potrebbe forse essere definito “realismo postmoderno”, mentre i suoi romanzi possono essere considerati romanzi storici. Il che Doctorow sviluppa nelle prime tre opere (Welcome to Hard Times, 1960; The Book of Daniel, 1972; Ragtime, 1975) è quello di una rilettura del mito americano allo scopo di mostrarne le illusorie fondamenta, distruggendo le false visioni di facciata. L'introduzione di personaggi storici nella trama del romanzo è un ulteriore indice della capacità dell'autore di giocare con la storia, divertendosi a varcare continuamente il confine tra realtà e invenzione letteraria. Più sospeso sul versante realistico è Loon Lake (1980), seguito dalla raccolta di racconti Lives of the Poets (1984). Con Billy Bathgate (1989) Doctorow costruisce una storia di gangster non immune da suggestioni letterarie e cinematografiche, con la lieve ironia e il tono scanzonato delle pagine migliori che fanno di quest'opera un best seller di qualità. Dopo una lunga pausa, nel 2000 Doctorow pubblica City of God. Accolto da recensioni entusiastiche, questo libro è ambientato come molti dei suoi romanzi a New York, toccando temi esistenziali, incentrati sul mistero della presenza di Dio. Nel 2003 pubblica Reporting the universe, riflessione a tutto campo su temi che vanno dalla coscienza umana alla letteratura americana, alla politica. Del 2006 è The March, un ampio affresco con al centro la storia del generale Sherman che guidò 62.000 soldati attraverso gli stati del Sud contro la schiavitù, romanzo che ha ottenuto una candidatura al Pulitzer. Sempre nel 2006 ha dato alle stampe la raccolta di saggi e scritti Creationists: Selected Essays 1993-2006. Tra le sue sue ultime opere si ricordano Homer & Langley, storia romanzata dei fratelli Collyer affetti da disposofobia, edito nel 2009, All the Time in the World, uscito nel 2011 e il romanzo Andrew's Brain, pubblicato nel 2015. Nella sua carriera Doctorow ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui un National Book, due PEN/Faulkner Award for Fiction, e tre National Book Critics Circle Awards.