Diyarbakır (città)
capoluogo della provincia omonima (regione: Anatolia Orientale, Turchia), a 650 m s.m. sull'alto corso del fiume Tigri, 551.046 ab. (2000). Importante mercato di prodotti agricoli, zootecnici (lana) e artigianali, è sede di industrie. Aeroporto. Anche Diyarbekır o Diarbekır o Diarbekr. § Anticamente chiamata Àmida, la città prese il nome attuale alla fine del sec. VII, quando fu occupata dai musulmani Bakr ibn Wā'il (arabo Diyar Bakr, territorio dei Bakr). Mentre dei domini omayyade e abbaside, di cui fece successivamente parte, non ha conservato nulla, meglio documentati sono i periodi selgiuchide e artuchide, ai quali risalgono la Grande Moschea (o Ulu Cami) e le madrase Mas'udiya e Zengirli (ora adattata a museo). Interessanti rilievi (con animali, figure umane e mostri fantastici) compaiono sulle mura che circondano la città, costruite da Costanzo nel sec. IV d. C., ma restaurate varie volte, soprattutto in epoca selgiuchide.