Di Ruggièro, Càrmine
artista italiano (Napoli 1934). Dal 1952, anno in cui ha tenuto la sua prima mostra, Di Ruggiero ha partecipato attivamente alla vita culturale della sua città natale, frequentando artisti interessati come lui alla pittura americana e all'Informale. Nella seconda metà degli anni Sessanta la sua pittura è stata caratterizzata dalla sperimentazione del monocromo con rilievi “tutto bianco”; negli anni successivi si è dedicato anche alla scultura installando nell'ambiente strutture lignee le quali facevano da supporto a lunghi tubi di plastica che si snodavano tortuosamente entrando nello spazio vitale dello spettatore. Tornato alla pittura nel 1970, ha realizzato composizioni di moduli triangolari in uno studio continuo dei rapporti tra forma, colore e spazio, atteggiamento questo condiviso da altri artisti napoletani come Barisani, Tatafiore, De Tora, Riccini, Testa e Trapani, con cui nel 1976 ha fondato il gruppo “Geometria e Ricerca”. L'artista è stato insignito di numerosi premi ed è stato a lungo docente di pittura nelle Accademie di Belle Arti di Catanzaro e Napoli; le sue opere sono presenti nelle collezioni della Galleria d'Arte Moderna di Roma, del Museo sperimentale d'Arte contemporanea di Torino, del Museo Capodimonte di Napoli e di altri importanti spazi pubblici italiani e stranieri.