scrittrice francese (Parigi ca. 1637-1694). Sostenitrice dei “moderni” nella famosa querelle, accanto a poesie prive di interesse compose idilli, egloghe, ballate che rivelano uno spirito austero, acuto e malinconico; mediocri tragedie (Genséric, 1620) e la parafrasi di alcuni Salmi.