Del Duca, Giàcomo
(detto anche Jacopo Siciliano o Ciciliano), architetto e scultore italiano (Cefalù ca. 1520-? 1604). Fu attivo a Roma come aiuto di Raffaello da Montelupo e del Buonarroti. Operò nella schiera dei seguaci della lezione romana di Michelangelo, parallelamente a figure come G. Guidetti e G. Della Porta. Tra le sue prime opere a Roma sono i lavori a Porta Pia (1562, su disegni di Michelangelo) e il cenotafio di Michelangelo nella chiesa dei SS. Apostoli (1564). Nel gennaio del 1565 ebbe l'incarico, con J. Rocchetto, di fondere un ciborio in bronzo, su disegno del Buonarroti, per la basilica di S. Maria degli Angeli. Sempre in Roma, ricostruì fra il 1573 e il 1575 l'oratorio di S. Maria del Trivio, disegnò Porta S. Giovanni (1574), su commissione di Gregorio XIII, e terminò la chiesa di S. Maria di Loreto, completando i pilastri del dado e realizzando cupola, lanterna e campanile dal 1573 al 1576, che è da considerarsi il suo intervento più riuscito. Per il cardinale Luigi Cornaro costruì l'omonimo palazzo. Numerose altre opere gli vengono attribuite: dal chiostro della Certosa di S. Maria degli Angeli alle ville romane Mattei (oggi Celimontana) del 1571, Strozzi e del cardinale Pio di Savoia (prima del 1567). Ritornato in Sicilia, dove dal 1589 ricoprì la carica di “ingegnere” della città di Messina, importò i modi del manierismo romano di matrice michelangiolesca. Delle opere di Del Duca realizzate a Messina si salvò dal terremoto del 1908 soltanto la tribuna della chiesa di S. Giovanni di Malta.