David Reubeni
avventuriero ebreo (m. ca. 1538). Pretese di essere discendente della tribù perduta di Reuben. La sua vera origine è dubbia, ma alcuni studiosi credono si trattasse di un ebreo falascià. Apparve per la prima volta a Venezia nell'autunno del 1523, quando chiese aiuto alle forze cristiane ed ebraiche per ottenere armi e liberare Gerusalemme dai musulmani. Nel 1524 giunse a Roma e fu ricevuto da papa Clemente VII che lo raccomandò al re del Portogallo. In Portogallo si associò a lui Shlomo Molcho, marrano e pseudo-messia. Nel 1532 furono entrambi fatti prigionieri a Ratisbona da Carlo V, che fece bruciare Molcho e deportare David Reubeni in Spagna, dove morì. Malgrado le sue indubbie qualità politiche, David Reubeni fu profondamente religioso e osservante, come risulta dalle sue annotazioni sotto forma di diario in lingua ebraica.