Cunningham, Merce

danzatore e coreografo statunitense (Centralia, Washington, 1919-New York 2009). Nel 1939 entrò nella compagnia della Graham ricoprendo ruoli di primo piano in molti dei suoi più celebri balletti del periodo; riprese intanto lo studio del balletto presso la School of American Ballet diretta da Balanchine e, già a partire dal 1944 iniziò a esibirsi in coppia con il musicista J. Cage, in serate di concerti. Con Cage formò un sodalizio artistico che influenzò in modo determinante il corso della storia della danza e della musica. Considerato un caposcuola del secondo modernismo americano, Cunningham agì nell'ambito della coreografia, a partire dagli anni Cinquanta, in sintonia con i rinnovamenti introdotti da Cage sul tessuto musicale e da artisti come Jasper Johns, A. Warhol, R. Rauschenberg, F. Stella, (tutti collaboratori, per scene, costumi, lighting design, della sua compagnia) nel campo delle arti visive. Partendo dal principio einsteiniano che “non esistono punti fissi nello spazio” e applicando anche alla danza i metodi aleatori di composizione introdotti da Cage, liberò la creazione coreografica tanto dal vincolo della costruzione prospettica (“se non esistono punti fissi nello spazio, allora ogni punto del palcoscenico è ugualmente importante”), quanto da quello ritmico-musicale (per Cunningham danza e musica sono semplicemente due arti compresenti sulla scena) quanto, infine, da quello della costruzione narrativa o comunque sintatticamente conseguente. Al centro del suo interesse stava unicamente l'esplorazione delle infinite possibilità del movimento, il che lo portò (1990) all'uso di programmi di software per la composizione su computer. A partire dal 1964 presentò regolarmente anche i cosiddetti Events, serate composte di una selezione aleatoria di sezioni già coreografate, combinate in palcoscenico nelle ore immediatamente precedenti l'andata in scena e segnate da un accompagnamento sonoro che i musicisti accostavano alla danza in alcuni casi solo nel momento stesso dello spettacolo. Dal punto di vista tecnico, Cunningham non creò un nuovo sistema di allenamento del corpo ma riorganizzò secondo una serie di principi sintetizzati nella “classe” le sue conoscenze anche nell'ambito del balletto. Fra le sue opere, sono da ricordare: Summerspace (1958), Winterbranch (1964), How to Pass, Kick, Fall and Run (1965), Rainforest (1968), Second Hand (1970), Un jour ou deux (Parigi, Opéra, 1973), Locale (videodanza, 1979), Duets (1980), Channel/Inserts (videodanza, 1981), Roaratorio (1983), Points in Space (videodanza, 1986, versione scenica 1987), Fabrications (1987), August Pace (1989) Trackers (1991; il primo creato su computer); Crwdspcr (1994); Installations (1996); Scenario (1997); Biped (1999); Way Station (2001).

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