Courteline, Georges
Indicepseudonimo del commediografo e narratore francese Georges Moinaux (Tours 1858-Parigi 1929). Intraprese sulle orme del padre, Jules, autore di libretti d'operetta e vaudevilles, la carriera teatrale, cercando la propria materia nella realtà circostante e affermandosi come uno dei maestri dell'umorismo moderno. L'esperienza militare gli suggerì i racconti Les gaîtés de l'escadron (1886), Le train de 8 heures 47 (1887), Lidoire (1891); quella dell'ufficio il romanzo Messieurs les Ronds-de-Cuir (1893; Quelli delle mezze maniche). Nel teatro, accanto ai militari e ai burocrati di ogni specie (Le commissaire est bon enfant, 1899; Le gendarme est sans pitié, 1899, ecc.), uomini e donne nelle situazioni della vita di tutti i giorni gli fornirono spunti satirici e trovate umoristiche (Boubouroche, 1893; La paix chez soi, 1903). Fece parte dell'Académie Goncourt dal 1926.
A. Dubeux, La curieuse vie de Georges Courteline, Parigi, 1949; R. Dorgelès, George Courteline, Parigi, 1958; P. Bornecque, Le théâtre de Georges Courteline, Parigi, 1969; J. P. Gennardi, Recherches sur la technique de Courteline, Parigi, 1983.