Cook, James
Indicenavigatore inglese (Marton in Cleveland, Yorkshire, 1728-isole Hawaii 1779). Tra i maggiori esploratori di tutti i tempi, il suo nome rimane legato alla definitiva conoscenza delle terre del Pacifico centrale e meridionale. Oltre ad aver rilevato, con straordinaria precisione, la maggior parte degli arcipelaghi di quell'oceano, dimostrò l'inesistenza della Terra Australis, che per secoli molti navigatori avevano cercato e sulla quale alcuni geografi fondavano le loro teorie sull'equilibrio dei rapporti tra distese marine e terre emerse. Le sue scoperte geografiche , se da un lato fecero acquisire al mondo occidentale una massa di conoscenze (astronomiche, biologiche, etnologiche, antropologiche, ecc., oltre che naturalmente geografiche e cartografiche), tali da segnare una svolta decisiva nella cultura scientifica europea, dall'altro posero le basi per la successiva espansione coloniale nel Pacifico. Allorché la Società Geografica Reale di Londra decise di inviare nel 1768 la nave Endeavour nell'Oceano Pacifico per osservare da una posizione più favorevole il passaggio di Venere davanti al Sole, il comando della spedizione fu affidato a Cook, capitano di marina già noto per le sue conoscenze astronomiche e geografiche; in particolare, Cook si era già segnalato per i rilevamenti effettuati sul corso del San Lorenzo (1758-62) e lungo le coste di Terranova (1763-67). Salpato da Plymouth, nel corso del suo primo viaggio (1768-71) Cook, dopo aver circumnavigato l'America Meridionale e aver raggiunto Tahiti, cartografò le Isole della Società (chiamandole così in onore della Società Reale che aveva patrocinato la spedizione), circumnavigò la Nuova Zelanda, individuando lo stretto che porta il suo nome, e scoprì inoltre le Isole Tubuai e la costa orientale dell'Australia. In seguito ai brillanti risultati ottenuti, gli fu affidata una seconda spedizione (1772-75) nel corso della quale, con le due navi Resolution e Adventure, esplorò numerosi gruppi insulari del Pacifico (Tonga, Marchesi, Nuove Ebridi – odierno Vanuatu –, Nuova Caledonia), scoprì nell'Atlantico meridionale le Sandwich Australi e soprattutto, spingendosi sino a 71º10´ lat. S, dimostrò l'inesistenza delle vaste terre che si supponeva collegassero l'Australia all'Antartide. Ritornato in patria, Cook organizzò una terza spedizione nel 1776, con due navi, Resolution e Discovery, per ricercare il passaggio marittimo di NW tra gli oceani Pacifico e Atlantico; circumnavigata l'Africa e toccate la Nuova Zelanda e Tahiti, scoprì parte delle isole che poi avrebbero preso il suo nome e le isole Sandwich, odierne Hawaii (1778), e, raggiunte le coste nordoccidentali dell'America Settentrionale, risalì il litorale dell'Alaska, esplorando lo stretto di Bering sino a 70º44´ lat. N, ma i ghiacci gli impedirono di proseguire la ricerca del passaggio. Volta allora la prua a S, decise di svernare alle Hawaii, dove fu ucciso dagli indigeni nel corso di una sommossa.
James Cook.
De Agostini Picture Library
Bibliografia
J. Carruthers, Captain James Cook, Londra, 1930; G. Campbell, Captain Cook, Londra, 1936; A. Villiers, Captain James Cook Seefahrer und Entdecker, Amburgo, 1971.