Collevècchio
Indicecomune in provincia di Rieti (52 km), 245 m s.m., 27,21 km², 1480 ab. (collevecchiani), patrono: sant’ Andrea (30 novembre).
Centro della Sabina su una dorsale nella valle del Tevere. Costituitosi con il trasferimento di Castel Muziano (autorizzato da papa Innocenzo IV nel 1253) all'antica Colavetus, divenne feudo degli Orsini dal 1368; tornato alla Chiesa nel 1549, fu sede nel 1605 del governatore della Sabina. Il vecchio borgo è ricco di edifici rinascimentali: il palazzo Menichino-Pistolini, eretto nello stile del Vignola, e il palazzo Ferrari-Piacentini, attribuito ad Antonio da Sangallo il Giovane. La parrocchiale, che mantiene le strutture e il portale originari (fine sec. XV), conserva un crocifisso ligneo (sec. XIII) e una tela di maestro fiammingo (fine sec. XV). Nei pressi è la chiesa di Sant'Andrea, con dipinti dei sec. XVI-XVIII. L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, vigneti, oliveti e legumi), sull'allevamento di suini e ovini e sul turismo, con strutture ricettive e ricreative. Attivi una fornace di laterizi e frantoi per la produzione di olio pregiato.