Collèmboli
sm. pl. [sec. XIX; da colla1+greco embolḗ, lancio]. Classe (Collembola) di Artropodi Esapodi, già considerati come un ordine di Insetti della sottoclasse degli Apterigoti. Di dimensioni assai modeste, i Collemboli presentano un esoscheletro poco consistente, antenne di lunghezza variabile ma comunque costituite da non oltre 6 articoli, torace formato da segmenti ben evidenti, addome formato da 6 segmenti. Caratteristiche sono tre strutture situate in corrispondenza della superficie ventrale dell'addome: il tubo ventrale, la cui funzione viene variamente interpretata, il retinacolo e la furcula. Quest'ultima, che in condizioni di riposo viene mantenuta agganciata al retinacolo, può essere bruscamente sganciata, andando così a battere violentemente sul substrato e proiettando in avanti l'animale in un salto relativamente molto lungo. I Collemboli vivono nel terreno umido, sotto la corteccia degli alberi, sulla superficie delle acque stagnanti, lungo il litorale marino, nelle grotte e in altri ambienti. Distribuiti su quasi tutta la superficie terrestre, comprese le zone più fredde, si nutrono di sostanze vegetali e di materiali organici in generale. In talune circostanze possono danneggiare le colture. Tra i generi principali Podura e Isotoma.
Collemboli. Esemplare di Orchesella.
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