comune in provincia di Cuneo (45 km), 288 m s.m., 81,20 km², 7208 ab. (cheraschesi), patrono: Cristo Risorto (domenica di Pasqua).

A giugno si tiene il concorso fotografico nazionale “Città di Cherasco”. Vi si svolgono inoltre diverse fiere legate all'antiquariato, tra cui il Mercato dell'Antiquariato e del Collezionismo (aprile, settembre e dicembre).

Generalità

Cittadina situata su un terrazzo alla confluenza della Stura di Demonte col fiume Tanaro. È una piacevole località di pianura, caratterizzata dall'impianto urbanistico a forma quadrangolare e percorsa da ampi viali a maglie ortogonali e da belle vie porticate. Riceve dai molti pregevoli palazzi civili e dalle architetture religiose, eretti dall'epoca medievale a quella barocca, l'aspetto di cittadina signorile.

Storia

Fondata nel 1243, accanto al borgo romano Clarascum, come centro di difesa contro Alba, Asti, Saluzzo e il Monferrato, nel 1259 ebbe statuti propri. Dal 1260 al 1347 si sottomise a Carlo d'Angiò. Nel 1348 passò ai Visconti, poi, compresa nei beni dotali di Valentina figlia di Gian Galeazzo, agli Orléans (1389). Nel 1529 con la Pace di Cambrai passò a Carlo V e nel 1559, con la Pace di Cateau-Cambrésis, andò definitivamente ai Savoia. Nel 1631 vi si tenne un congresso tra Francia, Spagna, Austria e Piemonte (la Pace di Cherasco), con cui il duca di Savoia ebbe alcune terre del Monferrato). Nel 1706, con l'assedio di Torino, vi trovarono rifugio la corte e le magistrature della capitale e il 28 aprile 1796 vi fu firmato l'armistizio tra Francia e Piemonte, che sancì il passaggio alla Francia di Nizza, Tenda, Broglio e Savoia, la rottura dell'alleanza con l'Austria e il libero passaggio dal passo di Tenda alle truppe del Bonaparte.

Arte

L'abitato conserva notevoli monumenti d'arte e di storia, fra i quali le chiese di San Martino (costruita in forme romaniche nei sec. XIII-XIV e restaurata nel sec. XIX) e di San Pietro (dei sec. XII-XIII, con facciata e campanile romanici), il castello fatto costruire nel 1348 dai Visconti, la quattrocentesca torre del comune, la secentesca chiesa di Santa Maria del Popolo (edificio barocco di S. Taricco) e numerosi palazzi signorili soprattutto lungo la via centrale Vittorio Emanuele II. Il Museo Civico “G. B. Adriani”, con sede nel secentesco palazzo Gotti di Salerano, vanta una cospicua raccolta numismatica; vi si può visitare la sala dove il governo piemontese si riunì durante l'assedio di Torino.

Economia

La viticoltura domina il paesaggio agrario nella zona alla destra del Tanaro (si produce un ottimo barbera DOC). Altre coltivazioni sono quelle degli ortaggi, dei cereali e dei foraggi; praticati sono l'allevamento bovino e l'elicicoltura. L'industria è attiva soprattutto nei settori metalmeccanico, elettrotecnico, meccanico (container), dell'abbigliamento. Nel centro storico operano laboratori artigianali per la lavorazione del legno e apprezzate botteghe di restauro e antiquariato.

Curiosità

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