Cesano Madèrno

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comune in provincia di Monza e Brianza, 198 m s.m., 11,46 km², 33.094 ab. (cesanesi), patrono: san Giovanni Battista (seconda domenica di ottobre).

Centro situato nella bassa Brianza, sul torrente Seveso; è incluso nel Parco delle Groane, che si estende per 3400 ettari nell'hinterland milanese comprendendo sedici comuni. Possesso del monastero delle monache di Orona, contro le quali inutilmente nel sec. XII tentò di ribellarsi, fece parte in seguito della pieve di Seveso, per passare poi in feudo agli Arese e agli Arese-Borromeo. Durante il sec. XX ebbe grande rilevanza l'allevamento di bachi da seta.Nel luglio 1976 il centro venne coinvolto, seppure marginalmente, nellagrave emergenza ambientale provocata dalla fuoriuscita di una nube didiossina dallo stabilimento ICMESA di Meda. § L'abitato è noto per il palazzo Borromeo Arese, cinto da un ampio giardino all'italiana: è uno degli esempi più rappresentativi del Seicento lombardo e fu edificato su un castello medievale, di cui rimane solo un torrione. La villa Arese Jacini (sec. XVI) fu destinata a residenza estiva e base per battute di caccia. La chiesa di Santo Stefano (detta “Chiesa Vecchia”), risalente al Seicento, è oggi adibita a centro culturale ed espositivo.§ L'economia si basa sull'industria, attiva nei comparti cartario (cellulosa), tessile, chimico (coloranti per tessuti), del mobile. L'agricoltura produce ortaggi, cereali e foraggi per l'allevamento bovino.§ Nei dintorni si trova il santuario di Santa Maria delle Grazie, detto anche “della Madonna della Frasca”, risalente al Duecento e rimaneggiato negli anni Trenta del Novecento.

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