Cerano d'Intèlvi
Indicecomune in provincia di Como (27 km), 562 m s.m., 5,50 km², 503 ab. (ceranesi), patrono: san Tommaso Apostolo (3 luglio).
Centro della valle d'Intelvi, posto su un declivio allo sbocco della valle Erboggia. Alleato di Como nella decennale lotta contro Milano (1118-27), nel secolo successivo fu feudo dei Camuzzi e passò ai Rusconi nel 1416. Sottomesso insieme a tutta la valle d'Intelvi alla signoria di Gian Giacomo Medici di Marignano (1527), nel 1583 fu concesso in feudo ai Marliani.§ La parrocchiale di San Tommaso si presenta nelle forme del rifacimento ottocentesco e conserva dell'edificio originale soltanto il campanile (sec. XII). Nella frazione di Veglio si trova la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (1050-75), con un'abside semicircolare in pietra squadrata (trasformata in cappella) e affreschi del sec. XVI. Pochi ruderi restano dell'oratorio di San Zeno (sec. XII), sul monte omonimo.§ Il quadro economico è costituito dalle risorse provenienti dal turismo estivo, dal settore edile e da una modesta attività silvo-pastorale di tipo montano (foraggi e allevamento bovino). È attiva anche una produzione manifatturiera di filati e accessori per l'abbigliamento (cravatte e calze).