Centesimus Annus
enciclica di papa Giovanni Paolo II, promulgata il 1º maggio 1991. Il titolo indica esplicitamente il collegamento con la Rerum Novarum, che cento anni addietro segnava l'inizio di un intervento diretto della Chiesa sui problemi della “questione sociale”. La Centesimus Annus, che si compone di un'introduzione e 6 capitoli, affronta i nuovi problemi del mondo moderno analizzando i motivi intrinseci del fallimento delle società del socialismo reale. Si afferma la centralità dell'uomo nella società e si avanza una critica allo stesso sistema di produzione capitalista quando questo, ponendo il profitto (di cui pure si riconosce una giusta funzione) come unico indicatore dello sviluppo, determina processi di emarginazione umana; ma il testo interviene anche sui problemi più squisitamente politici, denunciando l'incompatibilità tra cristianesimo e sistemi totalitari ed esaltando il valore della democrazia e della cultura della pace. La dottrina sociale della Chiesa viene infine definita uno “strumento di evangelizzazione” e quindi motivo di azione per la promozione umana.