Cenàgridi o Cenagriònidi
IndiceZoologia
sm. pl. Famiglia (Coenagriidae o Coenagrionidae) di Insetti Odonati Zigotteri caratterizzati dal capo poco sviluppato in senso trasversale e tibie non dilatate. I Cenagridi mostrano frequente dimorfismo sessuale nella colorazione, con maschi delle specie italiane azzurri a macchie nere, rossi, neri, gialli, ecc. e femmine in genere meno vivacemente colorate.
Etologia
Il comportamento dei Cenagridi è relativamente ben conosciuto in alcune decine di specie. Come accade di frequente fra le libellule, le popolazioni sono attive presso l'acqua nelle ore più calde del giorno. Poche specie sono territoriali, ma i territori sono esclusivamente luoghi di attesa delle femmine e non contengono siti adatti all'ovideposizione. Talvolta i maschi territoriali si sistemano ai bordi dell'acqua, formando una cintura di territori attraversando i quali le femmine vengono intercettate prima di giungere sull'acqua, dove volano o stazionano maschi non territoriali. Le femmine in genere si portano all'acqua se sono recettive; può accadere, talvolta, che non lo siano, in questo caso respingono i pretendenti con una caratteristica esibizione delle ali, altrimenti si lasciano afferrare dai maschi, che applicano i cerci alle fossette del protorace delle femmine. L'accoppiamento ha durata molto variabile nelle diverse specie e talvolta nella stessa specie, da alcuni minuti ad alcune ore. Poiché le femmine sono più rare dei maschi, i maschi che prendono una femmina attuano comportamenti volti a impedire ad altri di prendere la stessa femmina e di accoppiarsi a loro volta, diminuendo o annullando il successo riproduttivo del primo maschio (competizione dello sperma). Pertanto, dopo l'accoppiamento, i maschi di alcune specie mantengono la presa dei cerci sulle femmine e le accompagnano in tandem durante l'ovideposizione, che avviene nei tessuti di piante acquatiche. Durante la deposizione delle uova, le femmine di alcune specie possono immergersi completamente per parecchi minuti, andando incontro a fenomeni di anossia che provocano in esse un cambiamento di colore. I maschi, in questi casi, possono mantenere la presa e immergersi anch'essi, oppure lasciano le femmine e si posano loro vicino, ciascuno ricatturando la sua appena riemerge e accompagnandola di nuovo mentre ovidepone in superficie. In altre specie i maschi prolungano l'accoppiamento per un tempo considerevole e successivamente rilasciano le femmine, sicché queste potranno deporre le uova nel tardo pomeriggio, quando i maschi liberi si saranno allontanati dall'acqua. Quando non sono impegnati nell'attività riproduttiva, i maschi dei Cenagridi stazionano sulla vegetazione acquatica o prossima all'acqua, compiono perlustrazioni delle rive in cerca delle femmine, occasionalmente si nutrono di qualche insetto e ogni tanto si ripuliscono accuratamente.