Ceará
Stato (148.920 km²; 8.606.005 ab. nel 2012; densità 58 ab./km2; capitale Fortaleza) del Brasile nordorientale, limitato dagli Stati di Rio Grande do Norte a E, di Paraíba a SE, di Pernambuco a S, di Piauí a W, e affacciato a N all'Oceano Atlantico. Il territorio, pianeggiante lungo la costa (573 km), bassa, sabbiosa e orlata da numerose lagune, si innalza verso l'interno con una serie di ripiani fino alla Serra da Ibiapaba a W, alla Chapada do Araripe a S e alla Chapada do Apodi a E. Fiumi principali sono il Jaguaribe, con gli affluenti Salgado, Quicheramobim e Palhano, e l'Acaraú. Compreso nell'arido Nordeste, il Ceará ha clima tropicale umido a N e semi-arido a S; le precipitazioni sono abbondanti solo lungo la fascia litoranea, dove si concentra la maggior parte della popolazione, mentre all'interno la stagione secca si allunga e le piogge diminuiscono, provocando spesso, per la loro irregolarità, siccità catastrofiche. La vegetazione è strettamente dipendente dal clima: foreste lungo il corso dei fiumi e nei ripiani la caatinga, steppa arbustiva e spinosa, chiamata dagli Indios la “foresta trasparente”. L'economia si basa in gran parte sull'agricoltura (cotone, cereali, banane, batate, caffè, canna da zucchero, manioca, frutta), praticata soprattutto nelle piantagioni della fascia umida o nelle zone irrigate; il Ceará è inoltre ricco di piante oleifere. Importante è anche la produzione della cera di carnaúba. L'allevamento, estensivo, comprende bovini, caprini, suini ed equini. Si estraggono rame e wolframio. Industrie principali sono quelle tessili (cotone), metallurgiche e soprattutto quelle riguardanti la trasformazione dei prodotti agricoli, concentrate per lo più nella capitale, oltre alla quale sono centri importanti Aracati, Acaraú e Camocim, sulla costa; Juàzeiro do Norte e Crato nell'interno.