Cavendish, Henry
Indicefisico e chimico inglese (Nizza 1731-Londra 1810). Di nobile famiglia, condusse vita ritirata, dedicando tempo e danaro esclusivamente alla ricerca scientifica. I suoi studi più notevoli riguardano le proprietà dell'idrogeno, elemento che isolò nel 1766 e definì “aria infiammabile”. Successivi esperimenti lo portarono a osservare che la combustione di idrogeno in aria dà luogo alla formazione di acqua e ne concluse che l'acqua non poteva ritenersi più un elemento semplice bensì composto di idrogeno e ossigeno. Condusse altri esperimenti relativi alla misura del peso di uguali volumi di gas diversi (che gli permisero di verificare l'estrema leggerezza dell'idrogeno) e alla determinazione qualitativa e quantitativa dell'aria, in cui individuò anche quel piccolo residuo, incapace di combinarsi con l'ossigeno, oggi noto come costituito da gas nobili. Si occupò anche di elettrostatica, compiendo esperimenti che in parte anticipavano le scoperte di C. Coulomb, ma di cui non pubblicò mai i risultati. Fondamentali inoltre le sue ricerche per il calcolo della densità media della Terra, nel corso delle quali determinò (1797) la costante di gravitazione universale.
Bilancia di torsione, con cui Cavendish misurò per primo la costante di gravitazione universale
detta anche costante di Cavendish "Per gli schemi della bilancia di Cavendish (a) e di quella di Boys (b) vedi pg. 87 del 6° volume." . Agli estremi di una sbarretta, sospesa per il baricentro a un filo, sono poste due sferette uguali di massa m₁ e m₂; a esse vengono avvicinate da parti opposte due sfere uguali di massa molto maggiore, M₁ e M₂. "Per gli schemi delle bilance di Cavendish e di Boys vedi il lemma del 5° volume." Tra le masse m₁, M₁ e le masse m₂, M₂ si manifestano forze di natura gravitazionale che determinano una rotazione della sbarretta finché questa raggiunge una posizione di equilibrio, in cui forma con la posizione iniziale un angolo di ampiezza generalmente molto piccola. Introducendo i dati sperimentali nell'equazione che esprime la condizione di equilibrio della sbarretta soggetta al momento delle forze gravitazionali e al momento delle reazioni elastiche del filo, si ricava il valore della costante di gravitazione universale. Una determinazione molto più precisa della costante di Cavendish si fa con la bilancia di Boys che costituisce un perfezionamento di quella di Cavendish; le due masse m₁ e m₂ si sospendono a livelli diversi agli estremi della sbarretta e si portano le masse M₁ e M₂ al livello di m₁ e m₂, in modo da rendere trascurabili le forze attrattive tra m₁ e M₂ e tra m₂ e M₁, non considerate nell'esperienza di Cavendish "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 2 p 157" "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 2 p 157" .