Cavalli, Francésco
compositore italiano (Crema 1602-Venezia 1676). Figlio di un musicista, Giovanni Battista Caletti detto il Bruno (Crema 1560-Cremona 1622), studiò col padre e poi, probabilmente con C. Monteverdi, a Venezia, dove fu aiutato dal nobile Federigo Cavalli, di cui assunse il nome in segno di gratitudine. Visse quasi sempre a Venezia, salvo una breve parentesi parigina, dedicandosi alla composizione teatrale e divenendo nel 1640 organista in S. Marco. È ricordato soprattutto come autore teatrale. Con le sue 39 opere egli è infatti il primo grande rappresentante, dopo Monteverdi, della scuola operistica veneziana. Il senso dei valori drammatici, dello stretto legame musica-testo predomina nei suoi lavori più dell'attenzione a valori puramente musicali (caratteristica invece dell'altro grande operista del secondo Seicento, A. Cesti). Tra le sue opere più significative: La Didone (G. F. Busenello, 1641), L'Ormindo (G. Faustini, 1644), Il Giasone (G. A. Cicognini, 1649), L'Eritrea (G. Faustini, 1652), L'Ercole amante (F. Buti, 1662).