Caccini, Giùlio, detto Romano
compositore e cantante italiano (forse Roma ca. 1550-Firenze 1618). Tranne alcune interruzioni (fra cui un soggiorno a Roma nel 1592 come segretario del conte G. Bardi) visse a Firenze al servizio della corte medicea e operò, con una posizione di rilievo, nella Camerata Fiorentina. Nel 1600 pubblicò, precedendo di pochi mesi J. Peri nello stesso lavoro, la musica per il melodramma di O. Rinuccini, Euridice. Le nuove musiche (1602) costituiscono la prima raccolta a noi pervenuta di pezzi vocali monodici, con basso continuo, scritta da un cantante per il proprio uso nel nuovo stile del canto solistico ed espressivo (l'opera contiene una prefazione importantissima per la conoscenza della prassi esecutiva e degli abbellimenti). Fece poi seguire il Fuggilotio musicale (II ed. 1613) e le Nuove musiche e nuova maniera di scriverle (1614). Con la prima moglie Lucia e la seconda Margherita, con i figli Pompeo, Settimia e Francesca e con altri allievi formò un complesso che partecipò ai principali spettacoli della corte medicea. § La figlia Francesca, detta la Cecchina (Firenze 1587-forse Lucca prima del 1640), fu compositrice e cantante fra le maggiori del suo tempo. Di lei ci resta il balletto La liberazione di Ruggiero dall'isola di Alcina (1625), di notevole interesse, formato da parti monodiche e da cori.