Castro y Bellvis, Guillén de-
drammaturgo spagnolo (Valenza 1569-Madrid 1631). Soggiornò in Italia e nel 1606 fu, dal viceré di Napoli, designato governatore di Scigliano. Tornato a Valenza nel 1609, fece parte dell'Academia de los Nocturnos e fu presidente dei Montañeses del Parnaso. Amico e ammiratore di Lope de Vega, è autore di circa sessanta fra commedie e drammi, di numerose poesie e di quattro discorsi in prosa. Come Lope, scrisse commedie storiche, di argomento religioso, mitologiche (Progne y Filomena, Los amores de Dido y Eneas), d'intreccio (El caballero bobo, El Narciso en su opinión), di costume (Los mal casados de Valencia in cui sono allusioni autobiografiche, La tragedia por los celos, La justicia en la piedad, Ingratitud por amor, Engañarse engañando), ispirandosi per le sue opere più riuscite a temi eroico-popolari, tratti principalmente dal Romancero: El conde Alarcos, Las mocedades del Cid (Le gesta giovanili del Cid), uno dei capolavori del teatro spagnolo, cui si ispirò Corneille, Las hazañas del Cid (Le imprese del Cid).