Castelplànio
Indicecomune in provincia di Ancona (47 km), 305 m s.m., 15,07 km², 3525 ab. (castelplanesi), patrono: san Giuseppe (24 aprile).
Centro su un colle alla sinistra della valle del fiume Esino. Sorto nel Medioevo come borgo fortificato, appartenne a Francesco Sforza e nel 1443 fu distrutto da Niccolò Piccinino. Riedificato non lontano dalla sede originaria, si alleò con il contado di Jesi e ne seguì le sorti. § Rimangono tratti delle mura del borgo con un torrione poligonale. La parrocchiale conserva un busto di san Sebastiano in terracotta policroma, attribuito a Matteo della Robbia (sec. XV-XVI). L'antica badia benedettina (sec. XI) è stata più volte rimaneggiata; dell'edificio originario restano parti del chiostro e del loggiato. § Nell'agricoltura prevalgono i cereali e il settore viticolo specializzato (verdicchio dei Castelli di Jesi DOC), prodotto in varie industrie enologiche.