Caldaròla
Indicecomune in provincia di Macerata (31 km), 314 m s.m., 29,08 km², 1705 ab. (caldarolesi), patrono: san Martino (11 novembre).
Centro alla destra del fiume Chienti. Già abitato in età romana, nel Medioevo fu sotto la giurisdizione dell'abbazia di San Clemente e, nel sec. XIII, di Camerino. Distrutto da Manfredi nel 1259, dal sec. XV entrò a far parte dello Stato Pontificio. § Il Palazzo Comunale, già Pallotta, comprende la Stanza del Paradiso decorata dai De Magistris, famiglia di artisti locali di cui si conservano altre opere nell'imponente castello Pallotta (ricordato dall'875 e in seguito rimaneggiato). Di interesse anche la chiesa di San Gregorio; il Teatro Comunale del 1823, restaurato negli anni Ottanta del Novecento; e la chiesa settecentesca della Madonna del Monte. § Alla tradizionale produzione agricola (cereali, uva, vite e foraggi) e artigianale (tessile, calzature e gomma) si è affiancato il turismo, favorito dagli impianti sportivi e di svago del lago artificiale di Borgiano.