Cónti, Antònio
filosofo, matematico e letterato italiano (Padova 1677-1749). Visse a Venezia e a Padova, quindi a Parigi e a Londra, in costante relazione con i più rappresentativi personaggi della cultura europea. Le sue opere sono raccolte nei due volumi di Prose e poesie (1739-56). È considerato essenzialmente un divulgatore delle correnti filosofiche del secolo. Il movimento fondamentale del suo pensiero consistette nel tentativo di accordare razionalismo ed empirismo e si risolve in un esito platonico. In estetica, il Conti iniziò dalla considerazione del problema dell'arte come imitazione del vero e precisò l'analisi nello studio della fantasia, che concepì come facoltà conoscitiva di grado inferiore rispetto all'intelletto. Scrisse quattro tragedie (Giulio Cesare, Druso, Giunio Bruto e Marco Bruto, edite fra il 1726 e il 1744) ed espresse il suo pensiero sulla struttura della tragedia nel saggio Dissertazione sull'Atalia (1739), premessa alla sua traduzione dell'Athalie di Racine.