Còsta della Trinità
famiglia nobile piemontese originaria di Chieri (sec. XIII). Tra i suoi membri, Luigi, luogotenente generale delle truppe del duca di Savoia, acquistò grande importanza ottenendo l'investitura di Cavallerleone (1402), Arignano (1407), Polonghera (1411), Bene (1412), Valgorera (1413), Trinità (1416) e Carrù (1418). Giovanni Luigi, suo figlio, fu consigliere e ciambellano di Amedeo VIII. Gian Francesco (m. 1575), governatore e capitano generale d'Aosta, fu ambasciatore a Roma. Giorgio Maria (sec. XVI) combatté i Francesi segnalandosi nella difesa di Fossano (1555); nel 1560 fu capitano generale della spedizione contro i valdesi e successivamente inviato come ambasciatore presso Pio V; per lui fu eretto in contea il feudo di Trinità, da cui la famiglia derivò poi il proprio predicato; Vittorio (1737-1796) fu grande elemosiniere e cappellano maggiore di corte, arcivescovo di Vercelli (1769), di Torino (1778) e cardinale (1789); Vittorio Amedeo (m. Torino 1777), viceré di Sardegna (1755) e governatore di Tortona e Novara (1759), venne successivamente nominato gran maestro della Real Casa (1763), collare dell'Annunziata (1763) e generale di fanteria (1771).