Còsta, Lorènzo
pittore italiano (Ferrara ca. 1460-Mantova 1535). Fu, dopo una prima formazione sull'arte di Cosmè Tura (S. Sebastiano, Dresda, Gallerie), il continuatore di Ercole de' Roberti a Bologna, dove Costa lavorò assiduamente nel periodo 1483-1506 (affreschi in palazzo Bentivoglio, 1483, distrutti; pala con la Vergine e la famiglia Bentivoglio e tele con i Trionfi della Fama e della Morte in S. Giacomo Maggiore, 1488-90). Tuttavia nella pala della Vergine con santi in S. Petronio (1492) si notano influenze di Antonello e di Giovanni Bellini, che a loro volta cedono il posto a forme derivanti dal Francia e dal Perugino nell'Incoronazione di Maria della cappella Ghedini in S. Giovanni in Monte (1497) e nell'Adorazione dei Magi (Milano, Brera). Del periodo bolognese si ricorda ancora la decorazione dell'oratorio di S. Cecilia, in collaborazione con altri artisti. Nel 1506 Costa passò a Mantova a sostituire il Mantegna come pittore di corte dei Gonzaga e tentò anche di adeguare il suo stile a quello del predecessore (Regno delle Muse, Parigi, Louvre; Federico Gonzaga investito generale delle armi pontificie, 1522, Teplice, Repubblica Ceca, collezione Clary-Aldringen). Pittore solo a tratti originale, riuscì a raggiungere un'indiscussa qualità nella ritrattistica (Ritratto di Isabella d'Este, 1506, Parigi, Louvre; Ritratto di Giovanni II Bentivoglio, Firenze, Uffizi).