Brodkey, Harold
scrittore statunitense (Staunton, 1930-New York, 1996). Personaggio molto controverso e diversamente valutato, Brodkey è stato certamente un “caso” della letteratura americana e non solo da quando, nel 1993, decise di dichiarare sulle pagine del New Yorker, con cui collaborava, di essere malato di AIDS descrivendo il suo dramma in un racconto: Morire, riassunto delle pagine precedenti. Amato e odiato in egual misura, Brodkey è considerato uno scrittore classico sia per i contenuti, nella maggior parte storie d'amore e d'amicizia, sia per lo stile minuzioso e dettagliato. Dopo l'esordio folgorante nel 1957, con i racconti Primo amore e altri affanni, Brodkey aveva pubblicato solo di rado e su riviste. Poi nel 1987 arrivava L’anima fuggiasca e l'anno dopo una raccolta di racconti in due volumi Storie in modo quasi classico. Brodkey inizia poi una vera e propria guerra contro i critici che non lo accolgono con grande entusiasmo. Una guerra che diverrà proverbiale e che nel 1994, dopo la pubblicazione del suo Amicizie profane, lo porterà a prendere carta e penna per scrivere a una ventina di critici letterari americani ed europei ed esternare il suo disappunto per “la scomparsa di cervelli indipendenti”.