Britten, Benjamin
Indicecompositore e pianista inglese (Lowestoft, Suffolk, 1913-Aldeburgh 1976). Allievo di J. N. Ireland, è stato negli Stati Uniti dal 1939 al 1942; quindi si è stabilito ad Aldeburgh e si è dedicato intensamente alla composizione, affermandosi con l'opera Peter Grimes (Londra, 1945) come il maggior musicista inglese del sec. XX. Ha diretto la Glyndebourne Opera Company e l'ha trasformata dal 1947 nell'English Opera Group; come pianista ha partecipato a diverse tournée con P. Pears. Saldamente ancorato alla tradizione tonale, Britten è ecletticamente disponibile alle influenze stilistiche più diverse, da Verdi a Puccini, alla tradizione inglese, dal sinfonismo tedesco tardo-ottocentesco a Berg e Stravinskij. Nelle opere maggiori tali influenze si fondono in un linguaggio suggestivo e originale, sempre caratterizzato da un'abile eleganza. I lavori più riusciti sono quelli teatrali, soprattutto Billy Budd (1951) e The Turn of the Screw (1954), certamente il suo capolavoro, dopo il quale merita menzione solo l'oratorio War Requiem (1962). Ha composto molta musica sinfonica, corale e da camera. Si ricordano: Les illuminations (1939, da Rimbaud), la Missa brevis (1959) e le brillanti variazioni The Young Person's Guide to the Orchestra (1946).
Benjamin Britten.
De Agostini Picture Library
Bibliografia
E. W. White, Benjamin Britten: a Sketch of His Life and Works, Londra, 1954; Autori Vari, Tribute to Benjamin Britten on His Fiftieth Birthday, a cura di A. Gishford, Londra, 1964; H. Holst, Benjamin Britten, Londra, 1966; A. Bassi, Benjamin Britten, Milano, 1989.