Borodin, Michail Markovič
nome assunto dall'uomo politico sovietico M. M. Gruzenberg, di famiglia ebraica lettone (Janoviči, Vitebsk, 1884-? 1953). Legato alla corrente bolscevica, abbandonò la Russia dopo il 1905 recandosi negli Stati Uniti; tornato nel 1918, svolse missioni all'estero. Nel 1922 a Glasgow fu arrestato e poi espulso dal territorio britannico. Inviato nell'ottobre 1923 a Canton come consigliere di Sun Yat-sen, collaborò con lui alla riorganizzazione del Kuomintang secondo il modello del partito comunista russo e contribuì coi suoi suggerimenti a fare dello stesso Kuomintang una forza militare capace di ridare unità e ordine a una Cina in crisi. Morto Sun Yat-sen (1925), Borodin aiutò il suo successore Chiang Kai-shek nella lotta contro la destra del partito; appoggiò il generale nell'offensiva che lo portò da Canton a Nanjing e tentò infine – seguendo le direttive di Stalin – di rafforzare l'ala sinistra del Kuomintang opponendo al governo di Nanjing il governo rivoluzionario di Hankow. Ma la reazione di Chiang Kai-shek costrinse Borodin a rientrare in Unione Sovietica (fine luglio 1927), dove visse in ombra.