Borghése
antica famiglia romana le cui origini risalgono alla Siena del sec. XIII e precisamente a un Tiezzo da Monticiano e a suo figlio Bencivenne, padre di Borghese, che diede nome all'intero casato. Agostino (Siena 1390-1462) fu valoroso militare e godette la fiducia dell'imperatore Sigismondo; Niccolò (Siena 1432-1500) si distinse nel campo degli studi letterari e Pietro (Siena 1469-1527) fu invitato a Roma da Leone X, che gli conferì l'incarico di senatore (1515). I Borghese si trasferirono definitivamente a Roma nel 1541 con Marcantonio I (Siena 1504-Roma 1574), il cui figlio Camillo, divenuto papa col nome di Paolo V, aiutò apertamente i parenti procurando grandi vantaggi soprattutto ai nipoti: Marcantonio II (Roma 1601-1658), nominato principe di Sulmona e grande di Spagna, che accumulò un'immensa fortuna, e Scipione (Borghese, Scipione). La famiglia, divenuta, grazie al pontefice, una delle più in vista di Roma, ebbe in seguito tra i suoi membri numerosi noti personaggi. Paolo (Roma 1625-1646) sposò Olimpia Aldobrandini, procurando ai discendenti il titolo di principi di Rossano; Marcantonio III (Roma 1660-1729) divenne viceré di Napoli; Marcantonio IV (Roma 1730-? 1800) fu senatore durante la Repubblica Romana e, avendo sposato Anna Maria Salviati, concentrò nelle sue mani la fortuna delle due famiglie. Camillo (Roma 1775-Firenze 1832), figlio del precedente, si arruolò nell'esercito francese e fu in buone relazioni con Napoleone, di cui nel 1803 sposò la sorella Paolina, vedova del generale Leclerc; nominato governatore dei dipartimenti francesi in Italia, stabilì la sua fastosa residenza a Torino. I figli di Francesco (1776-1839), fratello di Camillo, si spartirono i numerosi titoli della famiglia, di cui quello di principe Borghese andò al primogenito Marcantonio V (Parigi 1814-Frascati 1866).