Bológna, Pittóre di-
Redazione De Agostini
sono così noti sette ceramografi attici e tre apuli, classificati con questo nome seguito dal numero d'inventario dei vasi del Museo Civico di Bologna. Il più importante è il Pittore di Bologna 228, ceramografo attico dello stile a figure rosse (475-450 a. C.), le cui scene sono piene di tensione drammatica (cratere con l'ingresso di Eracle nell'Olimpo; anfora con la lotta fra Teseo e il Minotauro). Al Pittore di Bologna 279, anch'egli ceramografo attico dello stile a figure rosse, attivo intorno al 450 a. C., si attribuiscono due crateri con scene di amazzonomachia e con la spedizione dei Sette contro Tebe.