Bológna, Congrèsso di-
congresso tenutosi a Bologna fra il novembre 1529 e il febbraio 1530 per la pratica attuazione del Trattato di Barcellona del 29 giugno 1529, vide, oltre alla partecipazione di Carlo V e di Clemente VII, quella dei duchi di Savoia, di Milano e di Mantova e degli ambasciatori di Venezia, Siena, Lucca, Ferrara e Urbino. Grazie a esso l'imperatore ottenne che il papa abbandonasse l'antica ostilità all'unione delle due corone di Napoli e dell'impero e che lo incoronasse re d'Italia e imperatore, come infatti avvenne il 22 e 24 febbraio 1530. Clemente VII, per parte sua, ottenne la restituzione di Cervia e Ravenna precedentemente occupate dai Veneziani e l'assicurazione della restaurazione medicea a Firenze. Francesco II Sforza fu investito del Ducato di Milano con il patto che alla sua morte la Lombardia entrasse a far parte dei domini spagnoli. Malta passò ai Cavalieri di Rodi come feudo del Regno di Sicilia, Carlo III di Savoia ricevette Alba, Cherasco e Ceva sottratte ai Francesi, Lucca e Siena dovettero accogliere una guarnigione spagnola mentre Genova, pur rimanendo una repubblica nominalmente indipendente, entrò nell'orbita asburgica attraverso il predominio di Andrea Doria su di essa. Da ultimo, il destino di Ferrara, Modena e Reggio, reclamate dal papa in base al citato Trattato di Barcellona, fu affidato a un lodo imperiale che, pronunciato l'anno successivo, ne attribuì il possesso ad Alfonso d'Este che fu investito di Modena e Reggio come feudi imperiali e di Ferrara come feudo ecclesiastico. § Sempre a Bologna, nel 1533 si tenne un nuovo congresso tra il papa e l'imperatore con cui si stipulò un patto segreto per il mantenimento dello statu quo in Italia e un trattato pubblico mirante alla costituzione di una lega per la pace in Italia, a cui però non aderì Venezia.