Billetdoux, François Paul
romanziere e drammaturgo francese (Parigi 1927-1991). Formatosi all'Institut des Hautes Études Cinématographiques, esordì come produttore alla radio francese e come romanziere (L'animal; 1955, L'animale; Brouillon d'un bourgeois; 1961, Bruttacopia di un borghese). La fama, anche se non immediata, gli venne dal teatro, per il quale ha creato alcune opere di successo, in particolare Silence! L'arbre remue encore... (1967; Silenzio! L'albero si muove ancora...). Per il suo significato di condanna dell'assurdità, della logica impietosa che regge il mondo, quest'opera si ricollega al teatro di Beckett e di Ionesco (col quale, nel 1962, Billetdoux ha scritto Pour finalic), pur essendo sostenuta da una forza ironica e umoristica sicuramente originale. Al teatro dell'assurdo si collegano anche le opere più recenti, tra cui: Famine chez les rats (1970; Carestia tra i topi), Ne m'attendez pas ce soir (1971; Non aspettatemi stasera), La nostalgie, camarade (1974; La nostalgia, compagno), Ai-je dit que je suis bossu? (1981; Ho detto che sono gobbo?), Réveille-toi Philadelphie (1988; Svegliati Filadelfia). Nel 1989 vinse il premio Molière come migliore autore drammatico e il gran prix dell'Académie Française.