Bióndi, Alfrédo

avvocato e uomo politico italiano (Pisa 1928). Legale penalista, ha svolto una lunga attività politica nel Partito Liberale Italiano di cui è anche stato segretario (1985-86). Deputato dal 1968 al 2008, quasi ininterrottamente, ha ricoperto vari incarichi governativi ed è stato vicepresidente della Camera. Nell'ambito della crisi generale del Partito Liberale, travolto dallo scandalo che ne aveva investito il segretario Altissimo, Biondi era tra i fondatori dell'Unione di Centro, una piccola formazione che, in occasione delle elezioni politiche anticipate del 1994, confluiva nella lista di Forza Italia. Nuovamente eletto deputato, veniva chiamato da Berlusconi nel suo governo come guardasigilli. Dopo la breve esperienza del governo Berlusconi (maggio 1994-gennaio 1995), Biondi continuava comunque il suo impegno contro la carcerazione preventiva, da lui ritenuta uno strumento di pressione inammissibile nei confronti dell'imputato. In occasione delle elezioni del 2001, vinte dal Polo, sempre all'interno delle liste di Forza Italia, assumeva la carica di vicepresidente della Camera.

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