Bernard, Émile

Pittore neoespressionista francese (Lilla, 1868 - Parigi, 1941). Nasce a Lilla, ma a dieci anni si trasferisce con la famiglia a Parigi nel sobborgo di Asnières. Non ancora ventenne, nel 1884 frequenta l’atelier di Fernand Cormon dove ha modo di incontrare Toulouse-Lautrec e Van Gogh e soprattutto Paul Gauguin che avrà un ruolo di rilievo nella produzione artistica di Bernard. In quegli anni, assieme a Van Gogh, Bernard fa parte del gruppo di pittori emergenti noto come “pittori del Petit-Boulevard” ed espone le sue opere al Café du Tambourine. Escluso dall’atelier, nel 1886 si sposta in Bretagna e Normandia stabilendosi nel villaggio di Pont Aven dove ritrova Gauguin: con lui e altri artisti è tra gli ideatori della Scuola di Pont-Aven. I due sono fondatori e anima del gruppo che nel 1889 realizza la mostra al Cafè Volpini di Parigi in occasione della Esposizione Universale. Le opere di Bernard si caratterizzano per una stilizzazione di colore simbolico-costruttiva che consiste nello stendere piccole o grandi zone piatte di colore definendole con contorni scuri. Tra i quadri di questa fase: La mietitura (paesaggio bretone) (1888), Donne bretoni con parasole (1892). Tra Bernard e Gauguin i rapporti si incrinano presto perché entrambi rivendicano la paternità esclusiva del movimento sintesista. In seguito, Bernard aderisce ai Rosacroce di Péladan, una confraternita artistica esoterica che mirava a un’arte realistico-religiosa di ispirazione medievale. Bernard nel 1893 accompagna la sorella malata di tubercolosi in Egitto e vi si stabilisce per dieci anni. In quel periodo dipinge opere di ispirazione orientale e sposa una donna libanese, da cui ha cinque figli. A causa di un suo tradimento scoperto, è costretto a lasciare l’Egitto e torna in Francia, a Parigi, dove si risposa. Progressivamente Bernard si lascia alle spalle la sperimentazione e lo spirito di avanguardia che aveva guidato la sua prima produzione, dedicandosi a quella che definisce “arte della tradizione”, una sorta di moderno classicismo che si ritrova nelle sue ultime opere come Sulle sponde della Marna (1932) e Nudo con le ciliegie (1933). Nel 1933 realizza un ciclo di affreschi nella chiesa di Saint-Malo-de-Phily che raccontano la storia delle reliquie ivi conservate. Acuto conoscitore d’arte, è tra i primi a riconoscere il valore delle opere di Van Gogh e Cézanne, a cui nel 1912 dedica un volume di memorie; Bernard è autore di diversi libri, tra cui un romanzo e un libro di poesie con lo pseudonimo di Jean Dorsal.

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