Begović, Milan
poeta, prosatore e drammaturgo croato (Vrlika 1876-Zagabria 1948). Dopo gli studi a Zagabria e all'estero, divise la sua attività tra il teatro e la letteratura. Fu il più importante rappresentante del modernismo croato, movimento che introdusse nella letteratura temi e forme nuovi, occidentali. Il suo Libro Boccadoro (1900) fu accolto come inizio di una nuova fase nella poesia croata. In tutti i testi in prosa trattò audacemente il problema erotico, per esempio nella raccolta di novelle Quartetto (1936) e nei romanzi La cotogna nella valigia (1921) e Giga Barićeva e i suoi sette pretendenti (1940), dove viene anche tracciato un ampio affresco dell'ambiente piccolo-borghese di Zagabria. Ma il contributo maggiore di Begović allo sviluppo letterario del suo Paese è venuto dai drammi, molto popolari sia in Iugoslavia che all'estero. Trame inusuali, elaborazione psicologica dei personaggi e magistrali dialoghi rendono evidenti gli influssi di Ibsen e Pirandello. Ricordiamo almeno i titoli più noti: La signora Walewska (1906), L'uomo di Dio (1924), L'avventura davanti alla porta (1926), Lo yacht americano nel porto di Spalato (1930) e Senza il terzo (1933).