Bartholomae, Christian
linguista tedesco (Forst, Bayreuth, 1855-Langeoog, Frisia, 1925). Di indirizzo nettamente neogrammatico, insegnò nell'Università di Heidelberg e indagò soprattutto con estremo rigore e competenza la preistoria e la storia più antica delle lingue iraniche. Se la sua Vorgeschichte der iranischen Sprachen (1894; Preistoria delle lingue iraniche) e la monografia Awestasprache und Altpersisch (1895; La lingua dell'Avesta e l'antico persiano) sono in parte invecchiate, è rimasto nel corso degli anni uno strumento di lavoro indispensabile il suo Altiranisches Wörterbuch (1904; Dizionario dell'antico iranico) soprattutto per quanto riguarda il lessico dell'Avestā. Notevole è pure il contributo recato allo studio dei dialetti medio-iranici (Zur Kenntnis der mitteliranischen Mundarten, 1916-25; Per lo studio dei dialetti medio-iranici). Il suo nome è anche legato alla legge fonetica, i cui effetti appaiono più chiaramente in indiano antico: nella combinazione di una consonante sonora aspirata e di una consonante sorda, tutto il gruppo diventa sonoro e l'aspirazione si trasferisce all'ultima consonante, ant. indiano baddhá- (legato) da badh-tá-.