Bamiyan (città)
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Città (7700 ab. nel 1982) dell'Afghanistan, capoluogo della provincia omonima, 125 km a WNW della capitale Kabul, a 2500 m sul versante settentrionale del monte Koh-i-Baba (5143 m). Mercato di prodotti agricoli (cereali, patate, frutta) e del bestiame. In sviluppo il turismo. Nei pressi si trovano le rovine di Shar-i-Gholghola e quelle di Shar-i-Sohak, città distrutte nel 1222 da Gengis Khān. Anche Bamian.
Bamiyan. Figura di Buddha scolpita nella roccia, alta 53 m.
De Agostini Picture Library
Arte
La località di Bamiyan è situata su una delle vie commerciali che si dipartono dalla Via della Seta – l'arteria che per secoli è stata percorsa dalle carovane che si spostavano dalla Cina al Mediterraneo e viceversa – per raggiungere l'India. Il regno di Bamiyan , citato negli annali T'ang e descritto dal pellegrino buddhista cinese Hüantsang, ebbe il suo momento di maggiore prosperità tra il VII e l'VIII sec. d. C. Nella valle di Bamiyan , e nelle adiacenti valli di Foladi e Fondukistan, in quel torno di tempo furono eretti importanti monasteri buddhisti scavati nella roccia. Le celle dei monaci e le sale di riunione sono decorate da pitture a soggetto religioso o laico. Alle estremità destra e sinistra della falaise si trovano due grandi nicchie che ospitavano statue del Buddha stante, rispettivamente alte 38 e 53 metri, distrutte dai Taliban nel 2001. Per quel che concerne le pitture, scoperte negli anni Venti-Trenta dagli archeologi della Délégation Archéologique Française en Afghanistan, esse sono state suddivise in due fasi, caratterizzate l'una da un accentuato influsso iranico (sassanide), l'altra indiano (gupta). Gli studi più recenti tendono a non stabilire marcate differenziazioni cronologiche tra le due fasi e ad accentuare l'originalità dei risultati ottenuti dagli artisti locali rispetto alle due civiltà egemoni; alcuni elementi iconografici o tratti stilistici della pittura di Bamiyan , infatti, mostrano analogie con quella coeva di altri Paesi dell'Asia centrale (antica Battriana e Sogdiana).
Bibliografia
Z. Taxzi, L'architecture et le décore rupestre des Grottes de Bamiyan, Parigi, 1977; D. Klimburg-Salter, The Kingdom of Bamiyan. Buddhist Art and Culture of the Hind Kush, Napoli, 1989; P. Williams, Mahayana Buddhism, New York, 1989.