Baldovinétti, Alèssio o Alèsso

pittore italiano (Firenze 1425-1499). Sebbene manchino documenti sui suoi maestri, è tuttavia possibile, dalle sue prime opere, riconoscere influssi di Domenico Veneziano e del Beato Angelico, al quale attorno al 1449 era certamente associato nella decorazione degli sportelli dell'armadio delle argenterie della SS. Annunziata a Firenze (ora al Museo di San Marco). Intorno al 1454 lavorò come aiuto di Andrea del Castagno alla SS. Annunziata. Negli anni 1460-61 terminò gli affreschi nella cappella maggiore di S. Egidio, a cui avevano lavorato Domenico Veneziano, Piero della Francesca e Andrea del Castagno. Il periodo di più intensa attività va dal 1460 al 1470, con opere di alto livello (affresco con la Natività, ca. 1460, Firenze, atrio dell'Annunziata; Madonna col Bambino, Parigi, Louvre; Annunciazione, 1466, e Profeti, Evangelisti e Dottori, 1466-67, Firenze, S. Miniato al Monte; pala in S. Ambrogio, Firenze, 1470-73, e Trinità, 1470-72, Firenze, Accademia). In queste opere si riflette, tanto nei paesaggi di sfondo quanto nella monumentalità delle figure, la grande arte di Piero della Francesca. Baldovinetti fu attivo, con ottimi risultati, anche come disegnatore di vetrate, tarsie, mosaici e, più umilmente, anche per decorazioni di forzieri e stemmi. Apparentato dal Vasari e dalla vecchia critica ai fiamminghi per la cura talora minuziosa dei particolari, oggi al contrario viene considerato come mediatore dell'eredità di Piero della Francesca nell'ambito del secondo Quattrocento fiorentino.

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